Hai un lavoro dipendente o percepisci una pensione? Puoi ricevere il piccolo prestito Inpdap in ben che non si dica. Tra l’altro non dovrai giustificare il ritiro di tale somma e né dimostrare documenti di spesa o similari.
Come fare? Leggi l’articolo e ti spiegherò il funzionamento di tali finanziamenti ex Inpdap. Da un po’ di anni ormai, quest’ultimi vengono gestiti dall’Inps, allo stesso tempo hanno dei vantaggi che troverai senza dubbio interessanti.
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Piccolo prestito Inpdap: come richiederlo nel 2021?
Per chi necessità di soldi immediati, questo è senza dubbio il finanziamento più adatto. Ma chi può accedervi? Quali requisiti devi avere?
Di fondo, basta che tu sia un pensionato pubblico o che tu abbia un lavoro dipendente. L’importante è che tu sia iscritto al Fondo Credito, conosciuto anche come Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Cos’è il Fondo Credito e come ci si iscrive? Qualora fossi dipendente presso amministrazione locali o statali, allora essa è avvenuta automaticamente, nel momento in cui tu sei stato assunto.
Se non te ne fossi accorto, questa iscrizione (tra l’altro obbligatoria) ha un costo dello 0,35%, che risulterà come trattenuta in busta paga.
E se sei pensionato? In questo l’iscrizione al Fondo Credito non avviene automaticamente. Pertanto se non hai sottoscritto o fatto richiesta, durante la domanda di pensionamento, allora non lo sei.
Qualora lo fossi, il costo e la detrazione dell’aliquota, avrà un costo pari allo 0,15%. Queste piccole tasse sono necessarie per garantire i servizi sociali e le famose esigenze di credito.
Per richiederlo la procedura da eseguire, è quella di scaricare il modulo dal sito ufficiale dell’Inps e compilare ogni campo.
Piccolo prestito Inpdap: tempi di erogazione?
A differenza degli altri finanziamenti personali, quello erogato dall’Inps generalmente non fa trascorrere troppo tempo. Naturalmente le tempistiche non saranno rapidissime, ma in confronto a tutti gli altri, si.
Se dovessimo parlare di numeri, i tempi di erogazione del piccolo finanziamento Inpdap, si aggirerebbero intorno ai due, massimo tre mesi di attesa.
Per un accredito monetario più rapido, ci sono quelli offerti dalle banche, anche se molto spesso non risultano convenienti, per via dei tassi di interesse elevati. Mentre con il finanziamento Inps, le rate sono costanti.
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Conteggio esatto, come eseguirlo? Prontuario 2021
Calcolare la rata del finanziamento ex Inpdap, non solo è importante per farti rendere conto di quanto ti spetta, ma per analizzare meglio la situazione e capire se ne vale o meno la pena.
Il calcolo viene effettuato in confronto a delle tabelle Inps apposite. All’interno di esse, troverai i conteggi corrispondenti alla tua situazione finanziaria, compreso le rate e le spese da sostenere per ricevere l’accredito.
Ecco le famose tabelle descritte qui sopra –> Prontuario 2021 Inps
Come rinnovare il finanziamento
Vuoi rinnovare il piccolo prestito Inpdap? In questo caso la risposta è positiva, nel caso in cui tu abbia superato tali periodi di piano di ammortamento:
- 6 mesi in riferimento ai finanziamenti annuali;
- 12 mesi in riferimento ai finanziamenti biennali;
- 18 mesi in riferimento ai finanziamenti triennali;
- 24 mesi in riferimento ai finanziamenti quadriennali;
Nel caso in cui tu (come dipendente) passassi in una amministrazione differente, l’ufficio incaricato precedentemente, si occuperà di comunicare a quello nuovo, i dati del tuo finanziamento, affinché la procedura vada a buon fine.
Ecco le risposte alle domande più comuni
Il piccolo prestito Inpdap si può ricevere, anche senza aver un contratto indeterminato?
– Assolutamente si, a patto che il finanziamento sia in corrispondenza della durata del contratto. Ciò significa che se il tuo lavoro è assicurato per un anno, il prestito non potrà superare tale periodo.
Le rate come possono essere pagate?
– Il pagamento delle rate avviene direttamente, dalla trattenuta in busta paga o dal cedolino pensionistico, a cui provvederà l’Inps.
In caso di morte prematura, gli eredi dovranno sostenere il debito?
– Assolutamente no. Sia nel caso in cui tu non ci sia più, sia che tu subisca una disabilità permanente e assoluta, i tuoi familiari non dovranno affrontare le restanti spese. Pertanto il debito risulterà estinto.
Se venisse richiesto un ulteriore prestito rispetto ad uno già in corso, la rata raddoppierebbe?
– A tal proposito le possibilità sono due:
- Estinguere il finanziamento precedente per quello nuovo, di conseguenza si otterrà una nuova e unica rata;
- Affiancare il nuovo prestito con quello già in corso, ma in questo casa chiaramente la rata sarà raddoppiata;
Con il piccolo prestito Inpdap, è possibile saldare le rate con i bollettini postali, anziché con la trattenuta?
– No, in quanto la particolarità di tale finanziamento, sta proprio in questo, ovvero nel pagare mediante trattenuta.
Hai ancora dubbi sul capitale erogato dall’Inps? Commenta e sarò lieto di poterti aiutare, qualora tu ne avessi bisogno.
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